Siamo molto felici che nella legge di stabilità sia stato approvato l’emendamento che stabilisce come opera prioritaria il Grande raccordo anulare delle biciclette di Roma (Grab)
Ogni investimento sulle piste ciclabili è il benvenuto. Ma ci domandiamo come mai, in questa Roma dove non esistono ciclabili urbane (vere, non sentieri lungo l’Appia Antica o Villa Ada o semplici segni di vernice sull’asfalto) e dove non si trovano i soldi per finanziarle, si siano riusciti a trovare i milioni necessari a produrre un circuito bello ma utile praticamente solo ai cicloturisti.
E invece, lo abbiamo ribadito più volte ma lo faremo finché qualcuno non ci risponderà, siano completamente spariti i progetti per le 21 piste ‘leggere’ previste per il Giubileo che erano tutte interne alle mura della città. Chi la bici la usa quotidianamente, per lavoro o studio, rimane ancora una volta a bocca asciutta.
Per noi, ciclisti urbani che faticosamente facciamo gimkane tra le automobili e scendiamo e saliamo dalle barriere architettoniche con enormi rischi per la nostra incolumità, non cambia assolutamente niente.
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